Close
(0) Elementi
Non ci sono articoli nel tuo carrello
Tutte le categorie
    Filters
    Preferenze
    Cerca

    Wunderkammer, l'universo in una stanza

    Wunderkammer, l'universo in una stanza

    Alla scoperta dei collezionisti di meraviglia

    “Tutto ciò che è ignoto si immagina pieno di meraviglie”  Tacito Spesso è soltanto la fantasia a riempire gli spazi vuoti, verrebbe da pensare davanti ad una Wunderkammer.

    Di  spazi vuoti nelle Wunderkammer, le stanze delle meraviglie anche note come gabinetti delle curiosità, a ben vedere poi ce n’erano  pochissimi.

    Nate in Europa nel 1500, come raccolte non specialistiche e prescientifiche di ogni possibile cimelio proveniente  da esplorazioni e viaggi in tutto il mondo, le stanze delle meraviglie sono state a tutti gli effetti le precorritrici degli attuali musei.

    Reperti di ogni tipo appartenenti al mondo naturale, come animali imbalsamati, crani e scheletri, conchiglie e coralli, creature mostruose e varie bizzarrie della natura, spesso conservate il lugubri ampolle e vasetti (naturalia).

    E poi ancora  formidabili produzioni artistiche, varia strumentazione scientifica e  improbabili diavolerie meccaniche  (artificialia).

    Il tutto stipato, apparentemente alla rinfusa, in scaffali e armadi...

    Nelle Wunderkammer gli oggetti erano esposti senza alcun criterio di classificazione logico, con il solo e unico intento di destare un fremito di stupore attonito nel visitatore che si trovasse all'improvviso al cospetto di un simile variegato spettacolo.

    Ogni cimelio veniva infatti collocato con spirito scenografico,  per dare vita ad un’emozione vivida e travolgente …la meraviglia,  appunto.

    nianza di qualcosa di simile ad un gabinetto delle curiosità  risale ad una xilografia, contenuta nel volume Dell'Historia Naturale di Ferrante Imperato del 1599.  

    L’immagine , raffigura due uomini (probabilmente lo stesso Imperato insieme al figlio Francesco)  mentre mostrano ai loro ospiti le meraviglie della loro collezione.

     

    Il museo, situato presso Palazzo Gravina a Napoli  conteneva dodicimila reperti naturali, più alcuni artificialia, e fungeva da vero e proprio laboratorio di ricerca, attirando l’interesse di tutti gli  scienziati d’Europa.

           

    L’ambizione di racchiudere l’universo in una stanza diede vita da allora a molte collezioni, spesso assai bizzarre.

    Nobili e prelati facevano a gara tra loro su chi avesse i cimeli (mirabilia) più rari ed esotici, mettendo in mostra così la propria erudizione e il proprio lignaggio.

    Leggende e misteri animavano  una moltitudine caotica di oggetti,  collocati  in vetrine e scaffali o racchiusi in un’infinità di cassetti di ogni foggia e misura

     

    La prova dell'esistenza degli unicorni?

     

     

    ...o la zanna di un narvalo?

     

    Le collezioni  erano spesso sovrastate da incombenti sagome di coccodrilli, appesi sul soffitto. 

     

      Santuario della Beata Vergine Maria delle Grazie (Mantova)

    Se ne stavano lì, a  guardia di questi piccoli mondi in cui la scienza e la magia andavano a braccetto, come a voler celebrare l’originalità e  l'unicità di ogni singolo esemplare presente in questi cataloghi eclettici e sontuosi.

         

    La moda delle Wunderkammer  contagiò le maggiori casate d’Europa: celebri quella di Ferdinando II d'Asburgo, racchiusa nel Castello di Ambras a Innsbruck  e quella voluta da Rodolfo II, imperatore e alchimista, alla corte di Praga o ancora in territorio italico quella dei Gonzaga di Mantova.

    Altri esempi si susseguirono in tutto il Continente: avere una Stanza delle meraviglie divenne infatti sinonimo di prestigio sociale, un vero e proprio status symbol insomma!

     

     La Camera delle meraviglie di Palermo  

    Ci pensò l’Illuminismo a spazzar via, con il vento della Ragione, tutti questi cimeli, introducendo un principio scientifico di catalogazione e suggellando così la nascita di quelli che più propriamente intendiamo oggi come musei.

    La curiosità è invincibile nell'animo umano e così pure la passione per il collezionismo

    Così alcuni esempi di Stanze delle meraviglie si ritrovano ancora oggi, spesso nascoste nelle abitazioni dei più insospettabili individui...

     

    Libreria per collezionisti realizzata sul sito Mobilesumisura.it

    Saranno anche solo le piccole grandi scoperte fatte dai nostri figli dopo una gita in montagna, o i tesori scovati nel mercatino delle pulci, molti di noi amano circondarsi di oggetti unici, che compongono le nostre personalissime collezioni private.

    Per reazione ad un mondo che ci vuole sempre più omologati, l’interesse per un certo tipo di collezionismo, estroso e un po’ magico, sembra avere riacquistato vigore negli anni della tecnologia.

    Wunderkammer. Le stanze della meraviglia è un documentario,  uscito quest’anno a cura della Magnitudo Film, dove vengono mostrate alcune collezioni private che raccolgono ancora oggi tesori nascosti e rarità naturalistiche.

    Se queste atmosfere vi affascinano vi consigliamo,  per finire,   due indirizzi. Nautilus :  una vetrina online dove si possono trovare (anche in vendita) curiosità, stranezze, rarità e oggetti bizzarri  provenienti da ogni parte del mondo.

     

     

    Per una pausa caffè tra le mirabilia, se siete di Torino e dintorni,  vi consigliamo il Bacart Bar Art Curiosity .  

    L’arredamento l’abbiamo realizzato noi e davvero nulla è stato lasciato al caso...

     

      anche solo un angolo delle vostra casa o del vostro locale, esponendo le vostre personali meraviglie,  con il nostro configuratore  online potete davvero sbizzarrirvi,  creando  armadi, scaffali e cassettiere per ogni dimensione, gusto ed esigenza.  

     

     

    Ci piace pensare di poter essere parte, seppur piccola, di una vostra grande passione!